Skip to main content

Margaret Atwood: l'ancella della resistenza

 

Atwood

 

Poetessa, critica, saggista e scrittrice di romanzi, Margaret Atwood nasce a Ottawa, Canada, nel 1939. 

Trascorre un’infanzia solitaria: viene istruita a casa dalla madre e passa il tempo scoprendo le foreste dell’Ontario e del Québec. Quest’esperienza influenzerà i suoi scritti e il suo amore verso i luoghi in cui la natura è incontaminata.

Nel 1957 Margaret Atwood si iscrive alla University of Toronto dove scopre la letteratura canadese e vince il suo primo premio per una raccolta di poesie. 

È negli anni Sessanta che vediamo la sua ascesa in campo letterario con la pubblicazione del suo primo romanzo The Edible Woman (1969), accolto dalla critica come miglior romanzo dell’anno. Racconta la storia di Marian McAlpin, una donna disorientata all’interno di una società consumistica che minaccia di inghiottirla. Marian capisce che, in quanto donna, rappresenta ciò di cui la società si nutre per sopravvivere e che il matrimonio non è altro che una sorta di cannibalismo sessista.

Nel 1985 esce The Handmaid’s Tale, la sua opera più famosa. Attraverso gli occhi di Offred, la protagonista, descrive la distopica realtà di Gilead, un’orribile America futuristica dove le donne sono completamente soggiogate dallo Stato. È un romanzo fortemente politico, che non mostra solo i problemi dell’individuo all’interno della società, ma anche le dinamiche di potere tra uomo e donna. 

Il suo stile poetico e narrativo è caratterizzato dall’ingegno, dall’ironia e dal controllo della forma, uniti a un interesse per la mitologia classica e popolare, soprattutto quella riguardante le donne.

Ancora oggi, a settantatré anni, Atwood è un’attivista piena di energia: è portavoce degli scrittori canadesi, si batte per i diritti delle donne, dei nativi e per l’ambiente;  vive con il marito all’insegna dell’ecosostenibilità.