Attività
Educazione
La violenza contro le donne è un fenomeno sociale e strutturato la cui causa è culturale: la relazione impari di potere tra uomini e donne crea squilibrio nelle relazioni, dipendenza economica, affettiva e isolamento sociale. La prevenzione primaria della violenza deve avere luogo durante la crescita di bambini, bambine, ragazzi e ragazze per offrire loro esempi di relazioni paritarie e rispettose, esempi di indipendenza e autorealizzazione, superamento di pregiudizi e ruoli di genere che costruiscono realtà stereotipate. In collaborazione con Rel.azioni positive scs attiviamo percorsi educativo-formativi per la promozione di una cultura del rispetto delle differenze nelle relazioni fra le donne e gli uomini e percorsi di educazione all’affettività e alla relazione.
I percorsi educativi e di formazione offerti prevedono diversi/e destinatari/e:
- La comunità educante, ovvero tutte/i coloro che, a vario titolo, hanno un ruolo nell’educazione di bambini/e e ragazzi/e. Ne fanno parte insegnanti, genitori, educatori ed educatrici, babysitter, psicologi e psicologhe, assistenti sociali, zii e zie, nonni e nonne, allenatori e allenatrici sportivi/e, componenti del mondo religioso…
- Le scuole che, essendo un luogo cardine di crescita e sviluppo per bambini/e e ragazzi/e, possono offrire a tutte e tutti in-formazioni e momenti di riflessione sulla parità, sul rispetto e sul contrasto alla violenza.
- Ragazzi e ragazze che vogliono approfondire le loro competenze e conoscenze sulla parità di genere, la consapevolezza nell’uso dei mezzi digitali, il contrasto alla violenza contro le donne e la costruzione di relazioni positive.
OBIETTIVI
L’obiettivo dei percorsi è di favorire la costruzione di relazioni positive basate sul riconoscimento della diversità di genere e sulla consapevolezza e la valorizzazione delle differenze tra i sessi, affinché i rapporti si instaurino nel rispetto reciproco, e promuovere la diffusione di una cultura della non violenza. Nello specifico intendiamo:
- Favorire un confronto tra pari per riflettere sulle differenze di genere e sugli stereotipi create dalla società;
- Favorire la consapevolezza rispetto ai ruoli che agiamo o che vogliamo agire e delle conseguenze che hanno i comportamenti su noi stessi/ e sui nostri interlocutori;
- Favorire la consapevolezza sulla rappresentazione di uomini e donne nei mezzi digitali e sulle conseguenze di tale rappresentazione;
- Aiutare i ragazzi e le ragazze a capire che una relazione positiva è una relazione aperta al dialogo e fondata sul rispetto reciproco e sull'accettazione delle differenze altrui;
- Far conoscere il fenomeno della violenza sulle donne e dare strumenti per riconoscere il fenomeno e conoscere la rete territoriale di contrasto alla violenza;
- Garantire alla comunità educante gli strumenti per rispondere ai bisogni di bambini/e e ragazzi/e rispetto a tali fenomeni.
Per uno sguardo rapido alla nostra proposta e metodologia, scarica la brochure riassuntiva qui.
Nota bene: alcuni percorsi potrebbero essere gratuiti per la tua scuola perché inseriti in un progetto già finanziato. Per scoprire se puoi iscrivere la tua classe senza costi per la scuola, scrivi una mail e chiedi informazioni all'indirizzo
OLTRE ALLA SCUOLA
Comunità educante
- Corso sugli stereotipi di genere e il linguaggio inclusivo in classe
- Corso su rischi e opportunità del mondo digitale in un’ottica di genere e relazioni positive
- Corso per l’utilizzo dei materiali “Libere di essere” per educatori ed educatrici della Scuola dell’infanzia e per insegnanti della Scuola primaria
Adolescenti e gruppi educativi
Organizziamo periodicamente cicli di incontri di peer education sulla parità di genere e la violenza contro le donne, sia con adolescenti che hanno un interesse individuale alle tematiche, sia con gruppi educativi già formati, come ad esempio le squadre sportive o i gruppi scout. I ragazzi e le ragazze spesso hanno voglia di discutere di temi cardine per la creazione della loro identità anche fuori dagli ambienti scolastici. La peer education risulta essere particolarmente efficace in quanto si basa sull’influenza positiva tra pari, creando un ambiente confortevole per i/le partecipanti in grado di dare spazio alla riflessione e alla discussione su temi delicati come le diseguaglianze di genere e la violenza contro le donne. Inoltre, la peer education permette ai ragazzi e alle ragazze coinvolti/e come peer educators di percepirsi come modelli per i propri pari e responsabili del cambiamento, sviluppando senso di leadership, abilità comunicative ed empatia.
Comunità per minori
I/le minori ospiti nelle comunità per minori vivono una quotidianità particolare, in cui la convivenza costante con altri/e giovani, la mancanza dei punti di riferimento tipici di adolescenti e giovani minori e la diversità di cui sono portatori/trici necessitano di soddisfare esigenze particolari anche dal punto di vista educativo. Le équipe educative interne alle comunità esprimono la necessità di un supporto da parte di esperti/e su questioni particolari, come ad esempio:
- la parità di genere e l’educazione al rispetto (temi centrali per la responsabilità e la maturità di cittadine e cittadini);
- la creazione del gruppo e le relazioni positive al proprio interno, specialmente considerando il frequente turn-over all’interno dei gruppi stessi;
- la gestione delle emozioni e delle proprie aspettative in vista del reinserimento sociale.
ESPERIENZA
Fino all’anno scolastico 2023-2024, ovvero nei primi 8 anni scolastici di attuazione dei progetti nelle scuole, abbiamo coinvolto 280 classi delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Padova, permettendoci di entrare in contatto con 6.252 studenti e studentesse. Ogni anno, inoltre, incontriamo oltre 1.000 ragazzi e ragazze fuori dalla scuola e, nel corso degli anni, abbiamo formato circa 1.200 insegnanti, dirigenti, genitori, educatori ed educatrici.
Per scaricare e leggere il report dei primi cinque anni nelle scuole secondarie con il progetto "Conoscere al di là degli stereotipi", clicca qui.
CONTATTI
Per qualsiasi informazione e/o comunicazione si prega di far riferimento all’Ufficio Comunicazione del Centro Veneto Progetti Donna nelle persone di:
Stefania Loddo, Mariangela Zanni ai seguenti recapiti:
Email:
Telefono: 049 8721277
Cellulare: 348 0017960