DECRETO CONTRO FEMMINICIDIO: COSA NE PENSA IL CENTRO DONNA
E’ UN SEGNALE POSITIVO
Padova, 9 agosto 2013 - Riteniamo che il Decreto Sicurezza varato ieri dal Governo sia un segnale positivo, che testimonia come in tema di violenza sulle donne finalmente si stia procedendo nella direzione giusta.
Certo occorrerà aspettare l’attuazione pratica delle norme sia in materia di prevenzione sia di repressione del reato, ma alcuni provvedimenti sono a nostro parere molto importanti per la protezione delle vittime. Le norme attualmente in vigore in materia, infatti, troppo spesso non erano sufficienti a garantire la sicurezza e la tutela delle donne anche a causa dei tempi eccessivamente lunghi per l'attuazione dei provvedimenti o per la difficoltà di riconoscere la gravità delle situazioni, con il risultato di esporre ad un maggiore rischio le donne.
Le nuove misure mirano ad accelerare i tempi dei processi, stabilendo una via preferenziale per le querele per maltrattamenti, prevedono l’arresto in flagranza di reato o comunque l’allontanamento dell’uomo violento e ciò potrebbe evitare alle donne di abbandonare la propria abitazione. Un ulteriore punto di forza del provvedimento è l'estensione del gratuito patrocinio a tutte le donne vittime di maltrattamenti in famiglia.
Sicuramente ci sono anche dei punti critici di cui occorrerà valutare l’applicabilità e l’efficacia, come per esempio l’irrevocabilità della querela, che potrebbe indurre le donne a non denunciare, o l’inasprimento delle pene che con l’attuale sovraffollamento delle carceri risulta di difficile applicazione. A questo proposito sarebbe opportuno investire sulla prevenzione e sul trattamento degli uomini violenti.
Riteniamo però positivo che nel provvedimento siano menzionati i Centri Antiviolenza e auspichiamo che nella conversione in Legge da parte del Parlamento sia previsto un loro rafforzamento e un impegno economico dato che per anni, seppur con scarsità di risorse, sono stati e continuano ad essere un punto di riferimento per le donne. Ricordiamo che ad oggi, il Centro donna ha accolto 410 richieste di aiuto da parte di donne provenienti da tutta la Provincia di Padova e non solo, e in 23 anni di attività ha sostenuto più di 3000 donne.
Inoltre riteniamo molto importante che le tematiche del femminicidio e, in generale, la violenza sulle donne, siano entrati a pieno titolo nell’agenda politica, dopo molti anni di silenzio in materia.