Il Centro Donna risponde al governatore Zaia
Gentile Governatore Zaia,
in merito alle sue dichiarazioni relative all’episodio di stupro, La invitiamo in quanto governatore della Regione Veneto a visitare il Centro Antiviolenza di Padova dove due donne al giorno chiedono aiuto per maltrattamenti e violenze.
Vogliamo ricordarLe che la maggior parte delle violenze, compresi gli stupri, non avvengono per strada, bensì all’interno delle mura domestiche, da parte di mariti, compagni o ex, per la maggior parte italiani.
Non è questo forse un fallimento delle politiche, soprattutto regionali, delle pari opportunità e di welfare a sostegno delle donne? Tanto più grave se si pensa che la nostra regione è ampiamente al di sopra della media italiana per la percentuale di donne che hanno subito violenza.
La invitiamo pertanto, Governatore, a guardare anche all’interno della nostra cultura, e a dare finalmente concretezza, alla dichiarazione, per ora solo su carta, di voler tutelare ”l’identità e il rispetto” della donna.
Al contrario oggi la donna è un soggetto poco tutelato, anche all’interno delle relazioni affettive dove, secondo le statistiche e l’evidenza della pratica quotidiana di quanti lavorano a sostegno delle vittime, corre maggior pericolo per la propria incolumità.
Sono infatti 124 le vittime di femminicidio in Italia nel 2012 e vorremmo che ricordasse con la stessa solerzia, per esempio, la ventiduenne Denise uccisa a Montebelluna lo scorso mese.
Non accettiamo che la violenza sulle donne, fenomeno trasversale ad ogni cultura, religione, strato sociale, sia continuamente strumentalizzata a fini ideologici o in chiave negazionista.
La risposta del Governatore Zaia