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LA VIOLENZA DEI NUMERI

09 Agosto 2012

nn una mas

 

Il Centro Veneto Progetti Donna fa appello alle Istituzioni locali, affinché la lotta alla violenza di genere diventi una priorità della politica italiana.
Dall’inizio dell’anno sono 56 le donne uccise solo perché donne. Una ogni due giorni. Non si tratta di omicidi passionali o di raptus. L’uccisione della donna non è che l’ultimo atto di una serie di episodi di violenza fisica, psicologica, sessuale, economica.

L’Associazione Nazionale D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza, a cui aderiscono 60 Centri Antiviolenza e Case delle Donne su tutto il territorio italiano (fra cui il Centro Veneto Progetti Donna-Auser) , richiama le Istituzioni ad un atto di responsabilità politica nei confronti del fenomeno della violenza maschile sulle donne nel nostro Paese e chiede ancora una volta che la lotta alla violenza sulle donne sia una priorità strategica nell’agenda politica italiana.

Anche le Nazioni Unite hanno evidenziato la propria preoccupazione per il fatto che in Italia persistono “attitudini socio- culturali che condonano la violenza domestica” e hanno chiesto al Governo di “assicurare che le donne vittime di violenza abbiano immediata protezione e la garanzia che possano stare in rifugi sicuri e ben finanziati su tutto il territorio nazionale” infine, hanno espresso preoccupazione per l’immagine della donna in Italia quale oggetto sessuale.

Sono quasi 14.000 le donne che ogni anno si rivolgono ai Centri Antiviolenza e alle Case aderenti a D.i.Re., e nel 2011 al Centro Antiviolenza di Padova sono state accolte 300 donne.

Questo particolare momento di crisi economica, sociale, politica e culturale coinvolge direttamente anche i Centri antiviolenza che hanno subito un drastico taglio dei finanziamenti.

Non possiamo accettare che ciò si traduca in un indebolimento dei diritti delle donne vittime di violenza.

Per questo chiediamo con forza alle Istituzioni nazionali e a quelle locali di rafforzare e sostenere con ogni mezzo le politiche necessarie alla prevenzione e alla lotta della violenza contro le donne.

Rafforzare si traduce in:

non tagliare i fondi, non chiudere i Centri antiviolenza e lasciare che queste realtà vengano meno nel silenzio e nel disinteresse delle istituzioni.

firmare la Convenzione Europea per la prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne

approvare la legge regionale in Veneto di contrasto alla violenza contro le donne e il sostegno ai centri antiviolenza Solo così sarà possibile dare una risposta concreta all’orrore dei numeri, che ci raccontano una realtà dove la soppressione anche fisica della donna diventa mezzo abituale per chi non è in grado di affrontare la complessità della realtà.