GIU' LE MANI DALLA 194
Il Centro Donna esprime profonda contrarietà rispetto al progetto di legge regionale che verrà discusso il 18 luglio al consiglio regionale.
Ricordiamo che la legge 194/78 rappresenta per molte donne una grande conquista di civiltà, oltre che di salute pubblica.
La libertà di scelta, per quanto dolorosa, in uno Stato laico e civile deve essere garantita e tutelata senza alcuna eccezione.
Il pericolo della proposta di legge regionale è che le donne vengano criminalizzate perché hanno goduto di un diritto legittimo e sancito da un referendum popolare a livello nazionale.
Il Centro Donna sostiene l’importanza di attività di prevenzione e di educazione alla sessualità e all’affettività, soprattutto nei giovani, che mirino all’utilizzo dei contraccettivi idonei ad evitare gravidanze indesiderate.