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Il coordinamento Iris esprime preoccupazione per gli attacchi all'autodeterminazione delle donne e alla libera scelta sui propri corpi

08 Ottobre 2018

Il coordinamento Iris esprime preoccupazione per gli attacchi all’autodeterminazione delle donne e alla libera scelta sui propri corpi.

La mozione approvata al Consiglio comunale di Verona la sera del 4 ottobre 2018 rappresenta per i Centri antiviolenza del Veneto un segnale molto grave che mina la libertà e l’autodeterminazione delle donne che decidono di intraprendere l’interruzione volontaria di gravidanza.

Lo scorso maggio abbiamo celebrato i 40 anni di una Legge, la 194 del 1978, che non solo riconosce un diritto inalienabile alle donne, quello di scegliere sul proprio corpo, ma ha l’obiettivo di disciplinare un fenomeno che prima minava la salute e la vita delle donne perché spesso praticato in condizioni rischiose, perché non ammesso dalla legge.

Leggendo la mozione del Comune di Verona notiamo come vengano citati molti dati (presi da fonti non ufficiali e tendenziose) che sono in perfetto contrasto con i dati ufficiali del Ministero della Salute. Le interruzioni volontarie di gravidanza sono diminuite drasticamente negli ultimi anni (dal 1982 ad oggi la riduzione è del 52.4%), grazie anche alle campagne di prevenzione portate avanti dai consultori e associazioni, che tra l’altro hanno subito grossi ridimensionamenti di risorse.

Tale mozione non può essere accettata in uno stato laico dove deve essere garantita sempre la libera scelta delle donne, senza condizionamenti o pressioni di qualsivoglia natura. Le opinioni personali, politiche o religiose non devono e non possono entrare dentro strutture pubbliche dove le donne si recano. Così come allo stesso tempo deve essere garantita la presenza di medici e mediche non obiettori per permettere a tutte le donne di poter disporre di questo diritto fondamentale.

Pensiamo inoltre che sia necessario da parte delle Istituzioni sostenere con ‘congrui finanziamenti’ percorsi di educazione sessuale nelle Scuole e tra i giovani e in famiglia, rendere più accessibili i metodi contraccettivi e garantire la corretta applicazione della Legge 194.

Quindi, chiediamo alla città di Verona, che si dichiara a favore della vita, di esserlo sempre, e soprattutto sostenendo la corretta applicazione della legge 194, che è a sua volta a favore della vita, quella delle donne.

Coordinamento Iris (Centro Veneto Progetti Donna- Padova, Spazio Donna- Bassano, Cooperativa Iside- Venezia, Telefono Rosa- Verona, Telefono Rosa- Treviso, Donnachiamadonna-Vicenza, BellunoDONNA – Belluno)

Per info: Mariangela Zanni 345 99 48 956

Per scaricare il comunicato clicca qui.