Progetto We GO! Secondo incontro tra operatrici dei Centri antiviolenza europei. Barcellona 22-26 maggio 2017
In una calda e ventilata Barcellona di fine maggio si è tenuto il secondo incontro internazionale del Progetto Europeo We GO!
30 donne provenienti da Italia, Spagna, Bulgaria, Grecia, Cipro e Gran Bretagna hanno condiviso buone pratiche, sfide e ostacoli comuni nel lavoro con le donne che subiscono violenza.
Tutte con un obiettivo comune che è quello di aumentare l’empowerment economico di queste donne, al fine di creare percorsi di fuoriuscita dalla violenza più efficaci e sostenibili nel lungo periodo.
Noi siamo tornate a casa arricchite di nuovi strumenti di lavoro e con una visione più ampia delle attività che si possono mettere in campo in tema di childcare e housing. Abbiamo avuto l’opportunità di sentire le esperienze di Associazioni e Istituzioni provenienti da Spagna, Irlanda e Polonia che hanno portato le loro pratiche relativamente a queste tematiche.
Per quanto riguarda il childcare è stata presentata l’esperienza del Comune di Barcellona rispetto alle famiglie ausiliarie, che si prendono cura dei bambini di donne che per motivi di lavoro o salute non possono accudire i loro figli per brevi periodi. A Barcellona ci sono 75 famiglie di questo tipo che possono accogliere bambini anche molto piccoli e che instaurano con la madre un rapporto molto forte di fiducia e di reciproco aiuto. Le famiglie ausiliarie sono un bellissimo esempio di come una comunità possa impegnarsi per garantire relazioni buone e solidarietà tra persone, soprattutto tra donne.
In tema di housing, l’esempio irlandese è risultato interessante come sistema di accoglienza per donne vittime di violenza, perché è un esempio di collaborazione tra pubblico e privato molto efficace.
L’Associazione irlandese, SONA gestisce per conto del governo una serie di appartamenti dedicati alle donne che hanno concluso il loro percorso di fuoriuscita dalla violenza. Attraverso un sussidio statale, utile a pagare l’affitto, queste donne possono trovare ospitalità per un periodo di 18 mesi in uno degli alloggi.
Un bilancio quindi positivo, con nuovi spunti e opportunità per le donne che accogliamo. Abbiamo respirato un’aria nuova, di empowerment e di diritti per le donne.