Le nostre proposte per un piano comunale antiviolenza
Il Centro Veneto Progetti Donna da oltre 25 anni accoglie e sostiene le donne vittime di violenza, 878 solo nel 2016, di cui 307 residenti a Padova.
Donne che, nel momento difficile in cui decidono di chiudere il rapporto con il partner violento, hanno bisogno di protezione e di un aiuto concreto per ricominciare a vivere.
I bisogni immediati sono la casa, il lavoro e un sostegno psicologico ed emotivo, anche per gestire nel miglior modo possibile la relazione con i figli.
In questi casi è fondamentale che le Istituzioni mettano in atto iniziative e procedure che rendano i percorsi praticabili e sicuri. È importante che anche i Comuni facciano la loro parte e si schierino apertamente e correttamente, così come prescrivono le leggi nazionali e internazionali, dalla parte delle vittime di questi odiosi crimini.
Alla nuova Amministrazione chiediamo un impegno concreto per il contrasto alla violenza maschile sulle donne che si concretizzi in un Piano comunale antiviolenza che tenga conto, in particolare, delle esperienze che il Centro antiviolenza ha maturato in questi anni di lavoro al fianco delle Istituzioni.
Le iniziative che riteniamo fondamentali per rendere reali e praticabili i percorsi di uscita dalla violenza riguardano la necessità di:
- sostenere i percorsi di uscita dalla violenza con un pacchetto di azioni, iniziative e strumenti concreti per agevolare i percorsi di autonomia nei seguenti ambiti:
- lavoro, attraverso percorsi di inserimento protetto che tengano in considerazione il vissuto di violenza e le necessità della donna;
- alloggio, ad esempio creando una corsia preferenziale per l’assegnazione degli alloggi popolari alle donne vittime di violenza che devono lasciare la casa familiare con i loro figli;
- genitorialità, sostenendo la conciliazione dei tempi del lavoro e della cura dei figli, agevolando l’accesso ai servizi comunali come asili nido, scuole dell’infanzia, ludoteche, doposcuola, centri estivi;
- salute, sostenendo attivamente le opportunità di accesso ai servizi socio-sanitari, con azioni volte al supporto del reddito e delle informazioni circa le modalità di accompagnamento;
- promuovere concretamente la Rete territoriale di contrasto alla violenza contro le donne e il ruolo cardine che il Centro antiviolenza ricopre in essa, in un’ottica multi-agenzia e valorizzando la multidisciplinarità delle competenze;
- coordinare le azioni dei settori e degli assessorati comunali attraverso Convenzioni e Protocolli operativi e promuovendo iniziative anche per la formazione e la sensibilizzazione del personale, in particolare degli operatori sociali e della Polizia municipale;
- sostenere le iniziative e le attività del Centro Veneto Progetti Donna che da anni opera in sinergia con il Gabinetto del Sindaco nella gestione della Casa di fuga del Comune di Padova e nel lavoro di promozione e sensibilizzazione, e con il Settore Servizi Sociali nella gestione dei casi, specialmente quelli che coinvolgono anche i minori;
- accogliere la proposta del Centro Veneto Progetti Donna di gestire la Biblioteca e gli altri locali dell’attuale stabile in cui ha sede il Centro antiviolenza, che ad oggi dispone di spazi insufficienti e inadeguati ad accogliere le centinaia di donne e i loro figli che vi si rivolgono, nonché per consentire la molteplicità di attività e iniziative che vengono messe a disposizione delle e degli abitanti di Padova.