Pubblicata la relazione dell’EIGE sul contributo della parità di genere alla crescita economica
Se l'Unione Europea rafforzasse il suo impegno per migliorare la parità di genere i posti di lavoro e la produttività aumenterebbero, il prodotto interno lordo pro capite crescerebbe e le società saprebbero meglio come affrontare le sfide collegate all'invecchiamento della popolazione. Queste sono le principali conclusioni di un nuovo studio condotto dall'Istituto Europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE) sul tema del contributo della parità di genere alla crescita economica.
Più nel dettaglio, i dati confermano che miglioramenti in tema di parità di genere possono generare fino a 10,5 milioni di posti di lavoro in più entro il 2050 e far raggiungere il tasso di occupazione nell'area UE all'80%. Anche il prodotto interno lordo pro capite dell'UE ne beneficerebbe, con un aumento fino al 10% entro il 2050.
Secondo l'EIGE, il beneficio economico della parità di genere varia considerevolmente tra gli Stati Membri, con aumenti del prodotto interno lordo variabili tra i 4% e il 10%.Azioni volte a migliorare la parità di genere possono anche produrre effetti positivi anche rispetto alle sfide demografiche dell'UE, quali l'invecchiamento della popolazione. Precedenti ricerche dimostrano che la parità di genere è collegata a più elevati tassi di fertilità, che a sua volta può condurre ad un aumento della popolazione e un aumento nel lungo termine della forza lavoro. Questo, a parere l'EIGE, è particolarmente importante alla luce delle attuali proiezioni demografiche secondo cui vi sarà un aumento della popolazione anziana al di fuori del mondo del lavoro.
La relazione dell'EIGE, infine, ha voluto misurare l'impatto sulla crescita economica a livello UE di una riduzione della disparità di genere nell'area dell'educazione STEM (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), il mercato del lavoro e la retribuzione.