LA CONDIZIONE FEMMINILE NELLE OSSERVAZIONI CONCLUSIVE DEL COMITATO SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA' SUL PRIMO RAPPORTO DELL'ITALIA
Il 6 ottobre 2016 il Comitato sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite ha adottato le osservazioni conclusive sul primo rapporto dell'Italia. Il Comitato è un organo composto da 18 esperti indipendenti incaricati di monitorare l'implementazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata dall'Italia con Legge 3 marzo 2009, n. 18.
Le osservazioni sul rapporto dell'Italia contengono una serie di raccomandazioni inerenti le misure legislative e le politiche da adottare per garantire l'attuazione della Convenzione nel Paese. Di particolare interesse per il tema della condizione femminile sono le raccomandazioni del Comitato riguardanti, tra gli altri, i seguenti temi:
- condizione delle donne con disabilità: il Comitato nota con preoccupazione come i diritti di donne e bambine con disabilità non vengano sistematicamente considerati nell'agenda politica riguardante la parità di genere e la disabilità, invitando l'Italia a considerare quanto stabilito dallo stesso Comitato nel suo recente Commento generale (2016) dedicato proprio a questo tema.
- libertà dallo sfruttamento, dalla violenza e dall'abuso: secondo il Comitato, mancano in Italia disposizioni normative e meccanismi di monitoraggio volti a identificare, prevenire e contrastare la violenza agita fuori e dentro le mura domestiche, in particolare quella nei confronti delle donne e delle bambine con disabilità. L'Italia è dunque invitata ad agire prontamente in questo senso, nonché ad adoperarsi affinché tutti gli attori che potenzialmente entrano in contatto con vittime di violenza siano adeguatamente formati.
- diritto alla salute: il Comitato nota con preoccupazione la mancanza di informazioni e di accesso fisico a servizi rivolti alla salute riproduttiva e sessuale per donne e bambine con disabilità.
Tra gli aspetti positivi, il Comitato delle Nazioni richiama la ratifica da parte dell'Italia della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e il contrasto alla violenza contro la donna e la violenza domestica.
Immagine: UN Photo/Amanda Voisard